saraquelchesara

la vita... il destino... il fato... chiamiamolo come volete... riserva ad ognuno di noi una vita diversa dalle altre... AMO LA VITA... AMO LA GIOIA.. AMO RIDERE,AMO STARE IN COMPAGNIA DELLE PERSONE A CUI VOGLIO BENE, AMO CONOSCERE GENTE NUOVA,AMO LA MIA FAMIGLIA E TUTTO QUELLO CHE MI CIRCONDA...AMO RITRARRE I MIEI AMICI CON LA MIA DIGITALE...E VOGLIO CHE ANCHE VOI NE FACCIATE PARTE GUARDANDO E ASSAPORANDO IL MIO BLOG....

martedì, luglio 10, 2007

parole parole parole

UNA PAROLA CHE AMO

Serendipità è un neologismo ancora poco usato nella lingua italiana mentre è assai più diffuso nel mondo anglosassone. Proviene infatti dal vocabolo inglese serendipity, parola coniata nel 1754 dal letterato Horace Walpole il quale, rimanendo colpito dal racconto dei "Tre principi di Serendippo" di Cristoforo Armeno, ne estrasse un personalissimo principio.

Serendipità è dunque lo scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra. Ma il termine non indica solo fortuna: per cogliere l'indizio che porterà alla scoperta occorre essere aperti alla ricerca e attenti a riconoscere il valore di esperienze che non corrispondono alle originarie aspettative.

Oltre ad essere spesso indicata come elemento essenziale nell'avanzamento della ricerca scientifica (spesso scoperte importanti avvengono mentre si stava ricercando altro), la serendipità può essere vista anche come atteggiamento, e - come tale - viene praticata consapevolmente più spesso di quanto non si creda. Ad esempio tutte le volte che si smette di arrovellarsi nel ricordare un nome, nella speranza che l'informazione emerga da sé dalla memoria, in realtà ci si sta affidando alla serendipità.

Una famosa frase per descrivere la serendipità è del ricercatore biomedico americano Julius H. Comroe: «la serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino».

Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page

Statistiche sito,contatore visite, counter web invisibile